...Quattro mesi prima della sua tragica fine Bruno Ridolfi mi propose di collaborare alla stesura di quella che, nelle sue intenzioni, avrebbe dovuto essere una sorta di autobiografia.
Il mio compito sarebbe stato quello di fornire un impianto narrativo consequenziale a quelli che lui aveva definito appunti sparsi. Nelle sue intenzioni io avrei dovuto colmare le lacune stilistiche di quegli appunti, mediare tra il linguaggio orale e quello talvolta pomposamente letterario, eliminare le numerose ripetizioni, raccordare i singoli avvenimenti, le considerazioni, i lampi di memoria isolati e privi di un filo narrativo coerente. Inutile sottolineare che, malgrado le difficoltà che si prospettavano, accettai subito con entusiasmo.
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Giuseppe Carlo Airaghi è nato a Legnano (MI) nel 1966. Vive a Barbaiana di Lainate (MI).
Per decenni ha chiuso i propri testi nei cassetti della scrivania fino a al momento in cui ha perduto ogni pudore; da allora, esagerando, ha pubblicato le raccolte di poesia:
"I quaderni dell’aspettativa” (Italic Pequod, 2019 - ChiareVoci 2024),
“Quello che ancora restava da dire” (Fara Editore, 2020, vincitore Premio Vito Moretti 2023 e Premio Leopold Senghor 2024),
“La somma imperfetta delle parti" (Ladolfi Editore, 2021),
il poemetto “Monologo dell’angelo caduto" (Fara Editore, 2022, vincitore Premio Città di Arcore 2022),
“Ora che tutto mi appare più chiaro” (PuntoaCapo, 2023), vincitore Premio inediti Lago Gerundo)
il romanzo “I sorrisi fraintesi dei ballerini” (Fara Editore, 2021).
Ha curato l’antologia “Ogni sguardo su Milano” (ChiareVoci Edizioni 2024).
È componente del gruppo “Officine letterarie - Poesia 33” che si prefigge lo scopo di organizzare eventi dedicati alla condivisione della poesia.
Nel 2024 ha fondato la casa editrice "ChiareVoci Edizioni"
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