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Elegia del pesce pilota di Michele Lucchetti

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La morte di Elisa, dedicataria della silloge poetica e moglie amata del poeta, è l’evento centrale a seguito del quale Lucchetti ordina la propria esistenza in un prima e un dopo e la propria poesia attraverso una struttura dicotomica. Così la prima sezione Il tuo nome  incardinata sul testo intitolato Snorkeling, riguarda l’ultimo mese della vita di Elisa (musa evocata con il pronome tu, secondo il canone montaliano), trascorso in coma nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Martino di Genova, dopo che un’emorragia cerebrale l’aveva colpita il 19 novembre 2018 e ne causerà il decesso il 20 dicembre successivo all’età di 43 anni. Non sarà difficile per il lettore attento cogliere rimandi e analogie ma anche corrispondenze sul piano tematico e ideologico, tra questo testo centrale e programmatico e le altre poesie della sezione. Ecco allora che il letto della paziente circondato di talismani che avrebbero dovuto propiziarne la guarigione, è presente anche ne Il kit del ci...

Debito il tempo di Valeria Raimondi

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Si tratta di un tempo dovuto, come giusta ricompensa; o un tempo usuraio che per un prezzo altissimo concede saltuariamente “parole cadute come briciole / e raccolte a elemosina”. È domanda legittima che il lettore può porsi, ma non deve pretendere risposta dal poeta. Può essere piuttosto una domanda viatico da conservarsi dentro per essere sostenuto durante il viaggio breve ma travagliato tra le onde serrate dei versi di Valeria Raimondi. Viaggio di conoscenza in quel mare gonfio di tempesta imminente e mai esplosa. Forse il pudore le impedisce l’abbandono drammatico a effetto, forse una scelta di poetica che, pur restando fedele alla visione dell’io, non si concede al solipsismo o al ripiegamento sterile di facile consumo. I versi si susseguono senza interruzione, come ondeggiamento di stati d’animo, desideri appena espressi e poi violentemente rinnegati, confinati nel “trionfo” della “decadenza”. Anche lì dove talora affiora il lacerto di un episodio vissuto, subito viene sottratto ...

Grani d'oro di Emma Stopelli

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Grani d'oro   di Emma Stopelli «È oro, Mammina, quel che strappiamo e spogliamo di spighe a mani nude? Il nostro oro di chicchi chiuso in sacchi, e l’altro tondo, avvolto in fasce.» Emma Stopelli Emma Stopelli annuncia questa sua silloge d’esordio come voce solista con due epigrafi: “Fermati un giorno e una notte con me e dominerai il principio di ogni poesia” , Walt Whitman, Leaves of grass , Song of Myself II , e: “Per noi, c’è solo l’esperienza. L’immobilità non è affar nostro.” Thomas Stearns Eliot, Four Quartets , East Coker V , testimoniando che non si arriva mai davvero nuovi al mondo ma sempre si giunge dal dato esperienziale – da tutto quello che ci ha preceduto, accompagnato e formato. Difatti, questa della Stopelli è una sintesi scrittoria lungamente meditata, macerata e poi distillata tra canto e segno linguistico, tra canto e parola, tra parola e canto. Questo è un esordio, insomma, maturato nei silenzi e nelle attese che poi fanno sulla carta lo scrivere versi. Vale ...

Appunti incompiuti di viaggio di Giovanni Borroni

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Giovanni Borroni 1951 - 2025 ...  vivere è un’arte da apprendere giorno per giorno, ciascuno a suo modo, con le carte che la sorte ci ha dato e quel che decidiamo e riusciamo a provare con esse finché, così come ci fummo ammessi, non saremo estromessi dal tavolo di gioco, pur senza smettere di essere universo, quale da sempre siamo, a nostra insaputa. Unendo passione e consapevolezza di essere protagonisti della nostra effimera, ma tangibile e mutevole esistenza, con la fantasia e la passione perfino la noia di certe ore sprecate può diventare attesa o riposo, da attraversare come un viaggio verso nuovi futuri o un ritorno da ciò che è passato, in un continuum senza veri confini. Gli appunti di viaggio che seguono sono allora solo il diario intimo di un gioco ogni volta reinventato e profond amente sperimentato. Penultime volontà Figlio, ciò che ti lascio è quello che non so e l’ansia di sapere quello che c’è più in là; la mia certezza è il dubbio, la soglia del futuro tu chiamala...

Ogni sguardo su Milano - volume 2

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  "I testi raccolti in questo secondo volume offrono una molteplicità di forme e scritture, testimoniano la varietà di ascendenze e ricerche della poesia contemporanea, oscillando tra il reale e l’onirico, tra il quotidiano e il metafisico, offrendo un’esperienza di lettura che va oltre il semplice significato delle parole. Lo sguardo sulla città si traduce in un'interrogazione sul senso dell'esistenza, sulla memoria e sul tempo che scorre inesorabile. C’è chi nel linguaggio insegue il passato, indagandolo attraverso i ricordi che insistono sul presente. Chi utilizza la scrittura poetica per raccontare storie e chi, invece, pone in secondo piano ogni riferimento realistico per puntare al simbolo. C’è chi trova la propria cifra più sincera nell'ottimismo della lode e chi, al contrario, nell'amara denuncia. In questa raccolta, gli autori e le autrici tentano di tradurre in versi la complessità del loro rapporto con la città, ci accompagnano in un viaggio poetico che ...

Oltre al colle di Rocío Bolaños

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Oltre al colle  di Rocío Bolaños "... se il titolo non può né vuole evitare di rimandare a uno specifico luogo esistente, è intorno a ciò che non è esistito che ruota l’intera parabola di queste pagine. La raccolta nel suo complesso diviene pertanto metafora di un altrove non esperito, potenziale, infinitamente immaginabile e al contempo barriera, schianto dello stesso possibile che si arresta e si esaurisce prima ancora della sua riuscita, generando un coabitare paradossale di sognabilità inesauribile e di ineludibile finitudine, di non negazione della realtà. Oltre al colle si pone dunque a livello identitario come limite in tutta la sua vastità ontologica, ma anche come spartiacque in grado di creare due porzioni nettamente distinte fra un non precisabile al-di-là e un ben determinato al-di-qua, quasi fosse, nel suo stesso rovescio, il canto implicito di ciò che resta, il riappropriarsi attraverso un inno profano della scoria che è rimasta. Mantenendosi a sua volta in bilico tr...

La terra silenziosa di Massimo Botturi

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LA DONNA ABITATA Graffiandola hai veduto la luce verde e bianca: ha il dono delle piante mischiato a sangue d’acqua. Si lecca le ferite come fa il cane a sera come la luna le figlie adolescenti. Gridano e piangono gli alberi, e le siepi con tutte le varici, le litanie dei vecchi; e piegano al dolore le schiene nude e forti. Se vedi madre, proteggila, e poi parla dille del vento che annusa le persiane dei rami che le chiedono venia, e carità lo spazio all’infinito dell’aria. Falla entrare e dolce poi solleva là dove il mento tace; lavale pelle e poi scorza, fallo piano è verde, e dopo bianca, la stanza sua segreta. "... Il testo di Botturi, si parva licet, ha la medesima ambizione: fotografare il proprio Zeitgeist. Annusando lo spirito del tempo contemporaneo Botturi paventa una possibile distruzione della vita umana sulla Terra, causata da un Antropocene mal gestito, e il conseguente silenzio che ne deriverebbe.  Questo è il tema di fondo, preannunciato anche nelle pagine introdut...