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Ciò che rimane di me di Federica Re

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La brevità non è sinonimo di semplicità, in particolare nelle composizioni di Federica Re. La sua parola si dipana sulla carta in mille rivoli di significati, rimandi, metafore, suggestioni, immagini che si manifestano pure visivamente, nella punteggiatura, negli spazi, nei corsivi, in una poesia “pittorica” che, anche attraverso la commistione tra arti diverse mira a sfocare i confini, a superare i limiti (di spazio, di tempo, di forma), a cancellare le identità, per tentare di fondersi in un indefinito che anela esplicitamente all’infinito. E poco conta se ciò sia possibile o meno: l’anelito resta. E forse va oltre. (dalla postfazione di Giovanni Moia) Se (non) mi guardi mi stacco dal finito e le mie dita ti ammoniscono fruscianti mentre dissemino le s p oglie di me stessa rivendicandone l’impavido clamore. Non hai saputo tenermi tra le braccia né riconoscere le labbra sulle tue ed hai scambiato ogni mia resurrezione per un ritorno dopo la follia. (ma questa volta non ti cercherò) La...

"Poema autobiografico” di Giuseppe Garibaldi

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"Poema autobiografico” di Giuseppe Garibaldi: la voce lirica e polemica dell’Eroe dei Due Mondi Nel panorama letterario legato al Risorgimento, la figura di Giuseppe Garibaldi è generalmente associata alla sua instancabile attività militare e politica. Tuttavia, il Poema autobiografico — testo in cui il Generale racconta sé stesso in versi — offre una prospettiva differente, rivelando la dimensione più intima e riflessiva di colui che ha segnato la storia d’Italia. In queste pagine, Garibaldi ripercorre le tappe fondamentali della propria vita: le avventure in Sud America, le ardite spedizioni militari, l’esilio, il ritorno trionfale. Ma il poema non è soltanto un’autonarrazione eroica. È anche un atto d’accusa: Garibaldi non esita a rivolgere dure critiche alle autorità politiche e militari del tempo, denunciandone ipocrisie, inettitudini e tradimenti verso gli ideali di libertà e giustizia. La forza espressiva dei versi è amplificata da una lingua intensa, a tratti solenne, capa...

Sono aperte le iscrizioni al Concorso “ChiareVociPoesia inedito” 2025

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Concorso “ChiareVociPoesia inedito” 2025    promosso da Chiarevoci Edizioni SEZIONE UNICA IN CONCORSO È prevista una sola sezione alla quale partecipare con una raccolta di poesie inedite senza limite di tema o estensione.  Sono considerate inedite le poesie pubblicate su siti web e volumi antologici. Per la partecipazione al concorso non è prevista alcuna quota di iscrizione . MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE I partecipanti dovranno inviare: 1. Un file in formato Word o PDF contenente l’intera raccolta provvista di titolo.  Il file dovrà essere anonimo, ovvero privo di qualsiasi riferimento (nome, pseudonimo, dedica, nota biografica, ecc.) che possa ricondurre all’autore/autrice. 2. La scheda di partecipazione compilata in ogni sua parte. Tutti i materiali dovranno essere inviati esclusivamente via e-mail in formato word o pdf all’indirizzo: chiarevociedizioni@gmail.com Oggetto della mail: Concorso “ChiareVociPoesia inedito” – Nome Cognome SCADENZA Il termine ultimo ...

Senza pelle di Pamela Ruggieri

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  Tenetevi alle sedie, amici lettori, e mostrate il biglietto della corsa. Aprite bene gli occhi e abbandonatevi all’aria che arriva, all’odore della trasparenza. Considerate la nudità del corpo e non confondetela con quella ben più profonda, e scandalosa, dell’anima. In questo viaggio siate spettatori e presenza attiva, dolorosa talvolta, ma vera. Provate anche voi quella straziante sensazione di vivere spezzati…ogni volta che il mondo si ferisce… come scrive Pamela Ruggieri.  “Senza pelle” rompe gli indugi e proclama una verità: l’essere umano è fragile, timoroso, e rivendica il diritto a un’esistenza semplice, pura e libera. Questo è l’avviso che sarebbe dovuto campeggiare all’inizio di questo libro di poesie.  Cercate di comprendere l’estasi di una sensibilità fuori dal comune e abbiatene cura. Una sensibilità che ha costantemente bisogno di assolversi, di non eccedere, di ringraziare la vita per il suo immenso dono. Pamela Ruggieri in queste poesie parla alla sua int...

Elegia del pesce pilota di Michele Lucchetti

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La morte di Elisa, dedicataria della silloge poetica e moglie amata del poeta, è l’evento centrale a seguito del quale Lucchetti ordina la propria esistenza in un prima e un dopo e la propria poesia attraverso una struttura dicotomica. Così la prima sezione Il tuo nome  incardinata sul testo intitolato Snorkeling, riguarda l’ultimo mese della vita di Elisa (musa evocata con il pronome tu, secondo il canone montaliano), trascorso in coma nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Martino di Genova, dopo che un’emorragia cerebrale l’aveva colpita il 19 novembre 2018 e ne causerà il decesso il 20 dicembre successivo all’età di 43 anni. Non sarà difficile per il lettore attento cogliere rimandi e analogie ma anche corrispondenze sul piano tematico e ideologico, tra questo testo centrale e programmatico e le altre poesie della sezione. Ecco allora che il letto della paziente circondato di talismani che avrebbero dovuto propiziarne la guarigione, è presente anche ne Il kit del ci...

Debito il tempo di Valeria Raimondi

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Si tratta di un tempo dovuto, come giusta ricompensa; o un tempo usuraio che per un prezzo altissimo concede saltuariamente “parole cadute come briciole / e raccolte a elemosina”. È domanda legittima che il lettore può porsi, ma non deve pretendere risposta dal poeta. Può essere piuttosto una domanda viatico da conservarsi dentro per essere sostenuto durante il viaggio breve ma travagliato tra le onde serrate dei versi di Valeria Raimondi. Viaggio di conoscenza in quel mare gonfio di tempesta imminente e mai esplosa. Forse il pudore le impedisce l’abbandono drammatico a effetto, forse una scelta di poetica che, pur restando fedele alla visione dell’io, non si concede al solipsismo o al ripiegamento sterile di facile consumo. I versi si susseguono senza interruzione, come ondeggiamento di stati d’animo, desideri appena espressi e poi violentemente rinnegati, confinati nel “trionfo” della “decadenza”. Anche lì dove talora affiora il lacerto di un episodio vissuto, subito viene sottratto ...

Grani d'oro di Emma Stopelli

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Grani d'oro   di Emma Stopelli «È oro, Mammina, quel che strappiamo e spogliamo di spighe a mani nude? Il nostro oro di chicchi chiuso in sacchi, e l’altro tondo, avvolto in fasce.» Emma Stopelli Emma Stopelli annuncia questa sua silloge d’esordio come voce solista con due epigrafi: “Fermati un giorno e una notte con me e dominerai il principio di ogni poesia” , Walt Whitman, Leaves of grass , Song of Myself II , e: “Per noi, c’è solo l’esperienza. L’immobilità non è affar nostro.” Thomas Stearns Eliot, Four Quartets , East Coker V , testimoniando che non si arriva mai davvero nuovi al mondo ma sempre si giunge dal dato esperienziale – da tutto quello che ci ha preceduto, accompagnato e formato. Difatti, questa della Stopelli è una sintesi scrittoria lungamente meditata, macerata e poi distillata tra canto e segno linguistico, tra canto e parola, tra parola e canto. Questo è un esordio, insomma, maturato nei silenzi e nelle attese che poi fanno sulla carta lo scrivere versi. Vale ...