"I testi raccolti in questo secondo volume offrono una molteplicità di forme e scritture, testimoniano la varietà di ascendenze e ricerche della poesia contemporanea, oscillando tra il reale e l’onirico, tra il quotidiano e il metafisico, offrendo un’esperienza di lettura che va oltre il semplice significato delle parole.
Lo sguardo sulla città si traduce in un'interrogazione sul senso dell'esistenza, sulla memoria e sul tempo che scorre inesorabile.
C’è chi nel linguaggio insegue il passato, indagandolo attraverso i ricordi che insistono sul presente. Chi utilizza la scrittura poetica per raccontare storie e chi, invece, pone in secondo piano ogni riferimento realistico per puntare al simbolo. C’è chi trova la propria cifra più sincera nell'ottimismo della lode e chi, al contrario, nell'amara denuncia.
In questa raccolta, gli autori e le autrici tentano di tradurre in versi la complessità del loro rapporto con la città, ci accompagnano in un viaggio poetico che non è solo individuale, ma universale.
Ogni poesia è un frammento di vita, un frammento di verità personale, ogni città è una contraddizione, ogni osservatore, ogni voce, ogni penna che la attraversa e la restituisce al lettore ne coglie un aspetto differente, uno scorcio inedito, un dettaglio che sfugge a uno sguardo distratto.
Proprio da questa molteplicità di prospettive nasce il progetto Ogni sguardo su Milano, che giunge ora al suo secondo volume, confermandosi come un'opera capace di raccogliere e intrecciare le visioni, le suggestioni e le emozioni di chi vive, attraversa o semplicemente immagina questa città".
(dalla prefazione)
Sognare è un’imprudenza
Quale morale mi sorreggerà
alla discesa dai treni serali
nel buio che separa la stazione
dall’androne di luce condominiale
dove si ricompongono famiglie
che odorano di preparativi per la cena.
I passi dei pendolari sono insufficienti
a colmare la distanza che li separa dalla luna,
immaginarla sgonfiarsi come un palloncino
come dovrebbe accadere
a queste angosce fatte di nulla
che mi esercito a ignorare
svoltando gli angoli ciechi delle vie
che qui hanno i nomi
di illustri dimenticati.
Insopportabile, ti sento ripetere,
il buio di queste sere di novembre.
Sognare sembrerebbe un’imprudenza
qui, dove nessuno mi guarda in viso.
Stanca, eppure non sazia ancora
di queste reiterate promesse di vita,
di questi testardi inseguimenti d’amore.
(Adele D'Addario)